Salute e benessere
Dopo il successo della prima edizione dell’evento Diabeteasy tenutosi lo scorso 4 novembre 2017 a Bologna, Il Mio Diabete - pubblicazione online esistente da 11 anni - assieme all’Associazione Giovani Diabetici AGD Onlus Bologna, organizzano un secondo evento d’impatto nazionale.Diabeteasy #2 – Lo stato della ricerca per la cura del diabete tipo 1
“Diabeteasy #2 - Lo stato della ricerca per la cura del diabete tipo 1 – tra terapie e tecnologie innovative” sarà una conferenza di altissima rilevanza scientifica: saranno ospiti dell’evento i ricercatori e medici del Diabetes Research Institute of Miami, del Centro Ricerca Pediatrica Invernizzi – UNIMI, dell’ Ospedale Niguarda di Milano e del Policlinico Universitario Sant’Orsola di Bologna. Un evento aperto e interattivo rivolto ai pazienti, loro familiari e studenti universitari, durante il quale si tratteranno i temi più caldi della ricerca concentrati sulla cura del diabete di tipo 1 e sulle tecnologie avanzate nel trattamento terapeutico della patologia.
L’obiettivo dell’evento è volto a migliorare e diffondere la conoscenza scientifica e l’impegno, i progressi e le difficoltà della ricerca in tale ambito. L’evento si terrà a Bologna il 23 marzo 2019 presso l’Auditorium della Fondazione MAST - un’ istituzione culturale e filantropica basata sulla Tecnologia, l'Arte e l'Innovazione, sito in via Speranza 42, e avrà valenza nazionale con la partecipazione di 400 persone.
Il responsabile scientifico dell’evento è il professor Andrea Pession – Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria del Policlinico Universitario Sant’Orsola di Bologna.
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Comunicazione di servizio: i professori, relatori e organizzatori dell'evento sono a disposizione dei giornalisti accreditati tra le ore 11.00 e le ore 13 nella giornata dell'evento.
Per ragioni di sicurezza l'ingresso al MAST da parte del personale di vigilanza è consentito previa registrazione all'evento medesimo, i giornalisti che desiderano essere accreditati sono pregati di comunicarlo inviando mail a: ilmiodiabete@gmail entro giovedì 21/3/19.
IL PROGRAMMA
Scriviamo, assieme, un’altra pagina che ci porta alla cura del diabete tipo 1
Ore 9.00. registrazione partecipanti
Ore 9.30. Apertura Conferenza – saluti e comunicazioni autorità
Modera il professor Andrea Pession coadiuvato da Mauro Malaguti e Roberto Lambertini con il supporto web/social di Klau Kostaj e per kl'interazione in sala di Martina Gombi
Ore 10.00. TERAPIE AVANZATE >> Terapie cellulari, immunoterapie ed agenti terapeutici per il diabete di tipo 1.
Professor Paolo Fiorina e dottoressa Francesca D’Addio
Ore 11.15 AGD lab con Salvatore Santoro
Ore 11.30. LA TECNOLOGIA NELLA GESTIONE DEL DIABETE MELLITO: dai sistemi di supporto decisionale alla telemedicina
Dottori Bertuzzi e dottoressa Vannessa Trivino Yannuzzi Ore 13.00 pausa pranzo Ore 14:00 "LA TRANSIZIONE un racconto a più voci. l'antropologia incontra la facilitazione". Intervento a cura dell'Ing. Gianluca Gambatesa e dott.essa Alessandra Mangatia
0re 14:30: TECNOLOGIE A SUPPORTO DELLA TERAPIA INSULINCA >> I pancreas artificiali
Dottori Giulio Maltoni e Stefano Zucchini
Ore 15:00 TRAPIANTO DI ISOLE, CELLULE STAMINALI E MEDICINA RIGENERATIVA PER IL DIABETE: dalle Terapie Anti-Rigetto alle Nuove Frontiere dell’Immunomodulazione per Induzione di Tolleranza Immunitaria nei Trapianti e Autoimmunita’.
From immunosuppression to tolerogenic immunomodulation in biologic replacement and immunotherapy for diabetes: Professor Camillo Ricordi (live from Bologna MAST Auditorium)
Ore 16:00 SPEAKERS E STREAMING dal Diabetes Research Institute (DRI) dell'Università di Miami, con i Professori Giacomo Lanzoni, David Baidal e Alberto Pugliese.
Ore 16:45: “Potenziale differenziativo di cellule derivate dalla membrana amniotica in cellule producenti insulina”. Professori Laura Bonsi e Francesco Alviano UNIBO DIMES.
A seguire: PANEL DISCUSSION, Domande e Risposte.
Ore 18.30 Conclusioni
Le immagini ufficiali e il programma dell'evento sono reperibili al link https://ilmiodiabete.com/events/event/diabeteasy-2/
SCHEDA SCIENTIFICA EVENTO DIABETEASY #2
I capitoli entro i quali si svilupperanno i temi che saranno oggetto di trattazione nella Conferenza sono così disposti:
TERAPIE AVANZATE >> Terapie cellulari, immunoterapie ed agenti terapeutici per il diabete di tipo 1. Le cellule staminali rappresentano un potenziale candidato per la sostituzione delle cellule beta nel diabete di tipo 1. A questo scopo, sono in fase di studio nuove strategie per l’immunoprotezione, compresi micro e macro-incapsulamento, ma anche approcci di editing genico. Purificazione di cellule precursori pancreatiche invece di cellule staminali immature, eliminando il rischio di avere celle tumorigeniche indesiderate nella preparazione cellulare finale e quindi generare un prodotto cellulare più sicuro per scopi terapeutici.
EVOLUZIONE DEI TRAPIANTI >> Pancreas, isole pancreatiche, cellule staminali Le attuali tecniche di trapianto di isole sane si sono dimostrate efficaci per ripristinare la produzione di insulina nel pancreas. Tuttavia, richiedono un ampio consumo di farmaci immunosoppressori e nel lungo periodo non possono essere considerate risolutive. E’ in fase di approfondimento una tecnologia d’incapsulazione: inserendo le cellule pancreatiche sane in capsule capaci di resistere all’attacco immunitario tipico dei trapianti. La strategia di incapsulazione proposta presuppone la impiego di un materiale bio-ispirato avanzato, ideato per imitare l’elastina, una proteina elastica normalmente presente nel tessuto connettivo. La combinazione di un nuovo materiale idrogel con una proteina che stimola la crescita dei vasi sanguigni potrebbe migliorare il tasso di successo per il trapianto di cellule pancreatiche che producono insulina in persone con diabete di tipo 1.
DIAGNOSI AVANZATA >> La medicina di precisione per la diagnosi e il trattamento del diabete Ad oggi stiamo assistendo allo sviluppo di terapie sempre più mirate al trattamento di pazienti con caratteristiche ben precise, identificando quelli potenzialmente più a rischio di sviluppare effetti collaterali e quelli che beneficiano più di altri di un particolare trattamento. Questo permette di scegliere l’approccio terapeutico che massimizzi la probabilità di efficacia sulla base delle caratteristiche di ogni singolo paziente, quali la sua storia clinica, l’esame fisico e parametri misurati con test di laboratorio. In ambito diabetologico, la “medicina di precisione” si avvale di un approccio che combina varianti genetiche e la loro interazione con fattori non genetici, tra cui quelli immunologici. L’ obiettivo finale è l’identificazione di fattori individuali legati al controllo glicemico e lo sviluppo di farmaci in grado di correggere i difetti riscontrati a carico di tali fattori.
TECNOLOGIE A SUPPORTO DELLA TERAPIA INSULINCA >> I pancreas artificiali L'integrazione della tecnologia continua (CGM) con pompe per insulina e un algoritmo di controllo per creare un sistema per l'erogazione di insulina automatizzata (il cosiddetto "pancreas artificiale" o "pancreas bionico") ha il potenziale per migliorare significativamente il controllo glicemico, ridurre l'ipoglicemia e ridurre l'onere della cura in TID. Una delle principali sfide nell'ottimizzazione degli steli automatizzati dell'insulina deriva dalle grandi differenze nei tassi di assorbimento insulinico intra-individuale e intra-individuale. Esiste un rischio significativo di somministrare un'eccessiva insulina se l'effetto in sospeso dell'insulina precedentemente somministrata è sottostimato e questo porterà all'ipoglicemia, una condizione pericolosa per la vita. I livelli di insulina plasmatica non sono misurati di routine in pazienti trattati con insulina; piuttosto alcune ipotesi di base sono attualmente utilizzate per stimare i livelli di insulina a bordo. C'è interesse a misurare continuamente i livelli di insulina in tempo reale, in un modo analogo alla misurazione dei livelli di glucosio in tempo reale con i dispositivi CGM, e sono stati fatti i primi passi verso lo sviluppo di questa tecnologia. I dispositivi di monitoraggio continuo del glucosio continuo (CGM) che utilizzano sensori sottocutanei sono approvati per l'uso in aggiunta all'SMBG. Questi dispositivi forniscono una nuova misurazione della glicemia ogni 5-10 minuti e pertanto consentono all'utente di tenere traccia delle tendenze della glicemia e impostare allarmi per l'iperglicemia e l'ipoglicemia.
IA – INTELLIGENZA ARTIFICIALE a supporto di una diagnostica implementata I diabetici potrebbero essere in grado di monitorare la glicemia senza attingere dal sangue utilizzando un sistema attualmente in fase di sviluppo presso l’Università di Waterloo, Canada. In un recente studio, i ricercatori hanno combinato tecnologie radar e intelligenza artificiale (AI) per rilevare i cambiamenti nei livelli di glucosio senza la necessità di dolorose punture delle dita più volte al giorno. La Stanford University School of Medicine e Unanimous AI hanno presentato un nuovo studio che mostra come un piccolo gruppo di medici, collegati da algoritmi di intelligenza artificiale i quali gli consentono di lavorare insieme come una “alveare mentale”, “potrebbe raggiungere una maggiore accuratezza diagnostica rispetto ai singoli medici o agli algoritmi di apprendimento automatico da soli. La tecnologia utilizzata si chiama Swarm AI e consente ai gruppi umani in rete di combinare le proprie intuizioni individuali in tempo reale, utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale per convergere su soluzioni ottimali. L’innovativo assistente diabetico Sugar.IQ sfrutta l’intelligenza artificiale (AI) e le tecnologie analitiche di IBM Watson Health per analizzare continuamente come il livello di glucosio di una persona risponda all’assunzione di cibo, ai dosaggi di insulina, alle routine quotidiane e ad altri fattori, come le informazioni fornite da l’utente dell’app. Ad esempio, alcuni cibi peggiorano il controllo glicemico del paziente? Ci sono giorni o orari particolari in cui il glucosio di una persona va in alto o in basso? Con Sugar.IQ, i diabetici possono scoprire schemi che influenzano i loro livelli di glucosio e possono aiutarli a fare piccoli aggiustamenti durante il giorno per aiutarli a restare in pista.
TELEMEDICINA per il diabete, esperienze a confronto La cura del diabete tramite la telemedicina a domicilio aumenta l’aderenza dei giovani adulti alle linee guida ADA e l’uso delle tecnologie per il diabete, e migliora il mantenimento della cura rispetto ai controlli. La telemedicina domestica può mantenere i giovani adulti impegnati nella cura del diabete durante questo periodo di transizione difficile. L’aumento della frequenza della consulenza alla squadra di diabetologia ha migliorato il controllo della glicemia nei giovani diabetici. Il sistema Telehealth è una struttura utile per la diagnosi precoce dei cambiamenti e l’intervento sullo stato dell’individuo con diabete, migliorando l’autosufficienza del paziente. (Turchia).
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Salvatore Santoro
Presidente AGD Bologna
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Roberto Lambertini
Il Mio Diabete
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