Startup e innovazione
Combattere il bagarinaggio, mettendo in contatto chi ha acquistato un biglietto per un evento e per qualche motivo non può andarci e chi invece cerca un biglietto al massimo allo stesso prezzo di chi lo ha comprato dal rivenditore ufficiale. È questa la mission principale di equiticket, azienda fondata da Francesco Arcidiacona, Fabio Comi, Claudio Grimoldi e Giovanni Marino, che venerdì 28, ore 19.45, presenterà, a Milano all'incubatore di startup Impact Hub, una campagna di equity crowdfunding per finanziarie le proprie strategie di crescita e i propri piani per il futuro, che prevedono di completare il progetto tecnologico, sbarcando anche nel campo dell'emissione dei biglietti e implementando una serie di servizi extra, oltre che di lanciare il progetto su scala nazionale. Equiticket, investire con l’equity crowdfunding nel portale anti-bagarinaggio
L'evento ha già acceso l'attenzione di alcuni dei principali a attori del settore, oltre a ospiti come Alessandro Cernigliaro, direttore Supply Chain di Leroy Merlin ed esperto e-commerce, Claudio Trotta, fondatore di Barley Arts Promotion e un esponente di Opstart, piattaforma tra le leader in Italia di equity crowdfunding.
"Siamo l'unico portale che fa rivendita e dove si è sicuri che non si faccia bagarinaggio - racconta uno dei fondatori, Claudio Grimoldi - Da noi chi vende è sicuro di non guadagnare ma vuole semplicemente recuperare i soldi perché non può più andare all'evento di cui ha comprato il biglietto, che può essere ceduto al massimo al prezzo originale più i diritti di prevendita. Al tempo stesso proprio per questo motivo ha molte più probabilità di cedere il proprio biglietto".
Su equiticket - "scritto tutto con lettere minuscole, perché entrambi i concetti che compongono il nome hanno lo stesso peso" - generalmente il prezzo medio è del 12% inferiore a quello originale, con punte fino al - 30%, e anche per eventi sold-out capita che sia spesso più basso di quello ufficiale. "La domanda che ci pongono più spesso, quando presentiamo il nostro progetto, è 'perché chi vuole vendere un biglietto vi dovrebbe scegliere, visto che non ci può guadagnare?'. La risposta è semplice: perché ha molte più probabilità di venderlo. E chi compra, grazie anche a un sistema di protezione contro le truffe al pari di quelli più avanzati del settore a livello mondiale, ha tutte le garanzie possibili" ha aggiunto Grimoldi.
Ma l'equity crowdfounding che equiticket presenterà venerdì, e che sarà lanciato il 15 ottobre su Opstart con l'obiettivo di raccogliere 150mila euro per il 10% della società, servirà al gruppo per ampliare il proprio raggio d'azione. "Il principale progetto che vogliamo realizzare con questi fondi è sviluppare il software che ci permetta di occuparci anche dell'emissione dei biglietti sul mercato italiano. Nel nostro Paese ci sono tematiche che all'estero non sono presenti, e lì potremo partire prima, entro tre settimane. In sostanza daremo la possibilità ai promoter degli eventi di vendere i biglietti dei loro spettacoli direttamente attraverso di noi. Ma queste risorse ci serviranno in generale per completare lo sviluppo tecnologico della nostra piattaforma, implementando una serie di servizi, come possono essere le mappe dell'evento o una vendita in abbinata, direttamente online, del merchandising ufficiale, che gestiamo noi in outsourcing. Il tutto, ovviamente, oltre a preparare il lancio su scala nazionale del nostro progetto, anche sul fronte del marketing".
Un'altra funzione che verrà introdotta, sempre nell'ottica di contrastare il fenomeno del bagarinaggio e di avvicinare domanda e offerta, abbassando il più possibile i prezzi e con il vantaggio supplementare di aumentare la visibilità di un evento, sarà quella del preacquisto. In sostanza sarà possibile per gli acquirenti indicare quanto sono disposti al massimo a spendere per quello specifico biglietto: a questo punto un eventuale venditore potrebbe di fatto avere già la sicurezza di averlo venduto.
Per ulteriori informazioni visitare: http://campagna.equiticket.com/