Startup e innovazione
Crowdfunding da tutto esaurito per equiticket, startup anti-bagarinaggio che mette in contatto chi ha acquistato un biglietto per un evento e per qualche motivo non può andarci e chi invece cerca un biglietto (che proprio per evitare speculazioni può essere venduto al massimo allo stesso prezzo praticato dal rivenditore ufficiale). L'azienda, fondata da Francesco Arcidiacona, Fabio Comi, Claudio Grimoldi e Giovanni Marino, a fine settembre ha presentato il proprio progetto a un gruppo di investitori e appassionati in un evento a Milano e sta ora chiudendo un equity crowdfunding record su Opstart, dove ha già raggiunto il 461% del round di finanziamento, pari a 230mila euro. Equiticket, crowdfunding da tutto esaurito per il portale anti-bagarinaggio
Al momento in cui è stato scritto questo comunicato (chiudendo venerdì sera, mancano ancora 5 giorni alla chiusura del crowdfunding) hanno partecipato all'aumento di capitale 100 persone con una media di 2.300 euro ciascuno. Numeri decisamente importanti in un periodo non florido per l'equity crowdfunding, merito soprattutto del cattivo andamento borsistico che influenza gli investitori seriali. Ad aver partecipato all'equity crowdfunding per entrare nel capitale sociale della startup compaiono anche diversi nomi noti come Alessandro Cernigliaro, ex COO di ePrice che ha seguito in prima persona lo sviluppo dello stesso ePrice, Saldi Privati e del gruppo Banzai Media; Andrea Alberici, titolare della società Evolutivo, partner ePrice nello sviluppo IT; Daniele Riganti, fondatore di Coriweb, società di sviluppo software e fucina di altre startup vincenti come Blogger Italia e FermoPoint; Centax Telecom per il supporto nell'acquisizione e supporto clienti nazionale ed internazionale che ad oggi serve grandissimi marchi; la holding di investimento MNS Capital con l'obiettivo di supporto nella pianificazione e crescita finanziaria.
L'ambizione è ora quella di puntare al 500% dell'obiettivo base, raggiungendo così i 250mila euro, per partire in grande scala con quelle che sono le strategie di crescita e i piani per il futuro, che prevedono di completare il progetto tecnologico, sbarcando anche nel campo dell'emissione dei biglietti e implementando una serie di servizi extra, oltre che di lanciare equiticket su scala nazionale. Ma il team di equiticket sta già lavorando, grazie anche al supporto dei nuovi soci, ai passi successivi, che prevedono l'ingresso nel capitale di un nuovo azionista attivo nella promozione e organizzazione di concerti italiani e internazionali, oltre ad un accordo strategico con un primario interlocutore per una distribuzione fisica capillare dei biglietti.
"Il principale progetto che vogliamo realizzare con questi fondi è sviluppare il software che ci permetta di occuparci anche dell'emissione dei biglietti sul mercato italiano. Nel nostro Paese ci sono tematiche che all'estero non sono presenti, e lì potremo partire prima, entro tre settimane. In sostanza daremo la possibilità ai promoter degli eventi di vendere i biglietti dei loro spettacoli direttamente attraverso di noi. Ma queste risorse ci serviranno in generale per completare lo sviluppo tecnologico della nostra piattaforma, implementando una serie di servizi, come possono essere le mappe dell'evento o una vendita in abbinata, direttamente online, del merchandising ufficiale, che gestiamo noi in outsourcing. Il tutto, ovviamente, oltre a preparare il lancio su scala nazionale del nostro progetto, anche sul fronte del marketing", spiega Grimoldi.
Equiticket è stato presentato lo scorso settembre in un evento che si è tenuto a Milano, all'incubatore Impact Hub, e che ha visto il coinvolgimento di nomi di peso come quello di Claudio Trotta, fondatore di Barley Arts Promotion, che dal 1979 ad oggi ha organizzato oltre 15mila concerti. Proprio lui ha raccontato nel dettaglio, come solo un addetto ai lavori può fare, la situazione del secondary ticketing, riportando anche alcuni dati, come il giro d'affari mondiale, pari a 8 miliardi di dollari (con un intervento disponibile sul canale YouTube di equiticket).
"Siamo l'unico portale che fa rivendita e dove si è sicuri che non si faccia bagarinaggio - ricorda Grimoldi - Da noi chi vende è sicuro di non guadagnare ma vuole semplicemente recuperare i soldi perché non può più andare all'evento di cui ha comprato il biglietto, che può essere ceduto al massimo al prezzo originale più i diritti di prevendita”, ricorda Grimoldi. Per gli investitori, oltre alla possibilità di entrare nel capitale di una società innovativa, anche quella di detrarre una parte dell'investimento, pari al 40%, agevolazione data dal fatto che si sta investendo in una startup innovativa.
In merito alle quasi cento persone che hanno partecipato all'equity crowdfuding non va dimenticato inoltre che la detrazione/deduzione fiscale per il 2019 passerà dal 30% al 40% e tutti gli investitori di equiticket ne beneficeranno. Tutti gli investitori hanno inoltre usufruito del "regime alternativo" per l'intestazione delle quote. Questa modalità, grazie alla collaborazione tra Directa SIM ed Opstart permette, al costo di 35,00€, di non pagare le spese notarili al momento della rivendita futura delle quote sottoscritte potendo fare tutto direttamente online.
"Il principale progetto che vogliamo realizzare con questi fondi è sviluppare il software che ci permetta di occuparci anche dell'emissione dei biglietti sul mercato italiano. Nel nostro Paese ci sono tematiche che all'estero non sono presenti, e lì potremo partire prima, entro tre settimane. In sostanza daremo la possibilità ai promoter degli eventi di vendere i biglietti dei loro spettacoli direttamente attraverso di noi. Ma queste risorse ci serviranno in generale per completare lo sviluppo tecnologico della nostra piattaforma, implementando una serie di servizi, come possono essere le mappe dell'evento o una vendita in abbinata, direttamente online, del merchandising ufficiale, che gestiamo noi in outsourcing. Il tutto, ovviamente, oltre a preparare il lancio su scala nazionale del nostro progetto, anche sul fronte del marketing", spiega Grimoldi.
Equiticket è stato presentato lo scorso settembre in un evento che si è tenuto a Milano, all'incubatore Impact Hub, e che ha visto il coinvolgimento di nomi di peso come quello di Claudio Trotta, fondatore di Barley Arts Promotion, che dal 1979 ad oggi ha organizzato oltre 15mila concerti. Proprio lui ha raccontato nel dettaglio, come solo un addetto ai lavori può fare, la situazione del secondary ticketing, riportando anche alcuni dati, come il giro d'affari mondiale, pari a 8 miliardi di dollari (con un intervento disponibile sul canale YouTube di equiticket).
"Siamo l'unico portale che fa rivendita e dove si è sicuri che non si faccia bagarinaggio - ricorda Grimoldi - Da noi chi vende è sicuro di non guadagnare ma vuole semplicemente recuperare i soldi perché non può più andare all'evento di cui ha comprato il biglietto, che può essere ceduto al massimo al prezzo originale più i diritti di prevendita”, ricorda Grimoldi. Per gli investitori, oltre alla possibilità di entrare nel capitale di una società innovativa, anche quella di detrarre una parte dell'investimento, pari al 40%, agevolazione data dal fatto che si sta investendo in una startup innovativa.
In merito alle quasi cento persone che hanno partecipato all'equity crowdfuding non va dimenticato inoltre che la detrazione/deduzione fiscale per il 2019 passerà dal 30% al 40% e tutti gli investitori di equiticket ne beneficeranno. Tutti gli investitori hanno inoltre usufruito del "regime alternativo" per l'intestazione delle quote. Questa modalità, grazie alla collaborazione tra Directa SIM ed Opstart permette, al costo di 35,00€, di non pagare le spese notarili al momento della rivendita futura delle quote sottoscritte potendo fare tutto direttamente online.
Per ulteriori informazioni visitare: campagna.equiticket.com