Cultura e spettacolo , Istruzione e scuola
Originale iniziativa dell’Associazione Culturale inPrimis, impegnata dallo scorso 25 marzo (primo Dantedì italiano, giorno dell’inizio del viaggio di Dante all’Inferno) nella pubblicazione di un podcast in 100 puntate, uno per ogni canto della Divina Commedia. Facendo una donazione per contribuire al progetto, si può mettere il proprio nome accanto ai versi preferiti di quell’opera che tutti abbiamo amato. Andiamo con ordine. “Mecenate non c’è nella Divina Commedia, pur avendone resa possibile la realizzazione: permise a Virgilio di vivere da poeta, e solo per questo poi ha potuto accompagnare Dante all’Inferno e al Purgatorio”, spiega Francesco Zambelli, presidente dell’Associazione. “Oggi più che mai c’è bisogno di Mecenate, nel mondo della cultura, e quindi permettiamo tutti i benefattori di scrivere il proprio nome nell’opera fondamentale della letteratura italiana”. Come si fa a diventare Mecenate? Andando sulla pagina https://bit.ly/diventamecenate o sul sito di SicComeDante.it alla pagina Raccolta Fondi, è possibile fare una donazione. Con la donazione, a seconda dell’importo, si può segnalare se si desidera legare il proprio nome a un verso, una terzina, un canto o un’intera cantica dell’opera del padre della lingua italiana. SicComeDante accompagna i podcast (tre minuti della narrazione di ogni canto) con opere di studenti e studentesse di tutta Italia. Offre anche dei workshop, tenuti da diversi artisti, che aiutano gli studenti a realizzare le loro creazioni digitali. “Finora abbiamo pubblicato una ventina di canti”, spiega Zambelli, “ma vorremmo avere le risorse per continuare fino in fondo. Per una piccola associazione come la nostra non sarebbe stato possibile realizzare un sito internet così bello senza le donazioni dei primi sostenitori”. Meta del viaggio è il 14 settembre 2021, 700esimo anniversario della morte del Poeta, data in cui si vuole arrivare con una piattaforma completa, ricca di opere, stupefacente ad ogni navigazione. Il progetto si propone come un Bene Comune che stimoli giovani e meno giovani ad interpretare il capolavoro di Dante in chiave contemporanea. “Da 700 anni Dante c’è, nella cultura, nella storia, nel dna del nostro Paese”, spiega la professoressa Laura Forcella, responsabile scientifica del progetto, autrice e voce del podcast. “Nulla lo ha fermato, né epidemie, né guerre, né eventi naturali antropici o, chissà, ultraterreni di ogni genere”. Tra i testimonial della campagna Luigi Garlando (autore, tra le tante opere, del divertente Vai all’inferno, Dante! e Maurizio de Giovanni, padre del commissario Ricciardi e de I bastardi di Pizzofalcone. Per maggiori informazioni, contatti stampa, interviste Francesco Zambelli 393.0173695