Scienza e tecnologia
La seconda delle sei missioni del Recovery Plan è dedicata a “Rivoluzione verde e Transizione Ecologica”. Questa missione è a sua volta suddivisa in 4 componenti, la seconda delle quali è “Energia rinnovabile, idrogeno e mobilità sostenibile”. A questa componente sono dedicati circa 18 miliardi di euro dei circa 222 del Recovery Plan e 2 miliardi sono allocati specificamente all’idrogeno.Idrogeno – Deloitte lancia il 3 marzo il Green Hydrogen Tech Accelerator – intervista a Anoushka Alexandre, Senior Manager Deloitte
Il cammino verso la decarbonizzazione passa anche dall’idrogeno, Anoushka è davvero possibile utilizzare l’idrogeno come fonte energetica?
L’idrogeno è un vettore energetico, ciò significa che a differenza delle fonti primarie di energia (solare, eolica, vento e geotermico per esempio), può essere convertito ed utilizzato in un secondo momento.Esistono principalmente due modi per produrre idrogeno:
• Steam Reforming: è un processo di produzione dell’idrogeno a partire dal metano;
• Elettrolisi: si tratta di un processo che prevede l’utilizzo di energia elettrica ed acqua ed il cui risultato è la produzione di idrogeno e ossigeno. Nel caso in cui l’energia elettrica venga prodotta solo tramite fonti rinnovabili è possibile considerare l’impatto dell’idrogeno sull’ambiente bassissimo.
Stiamo assistendo a una crescita esponenziale di attenzione verso l’idrogeno, secondo te come mai?
L’interesse verso l’idrogeno è aumentato per una serie di motivi, tra cui:
Il suo potenziale di riduzione del carbonio – L’idrogeno ha un elevato contenuto energetico per unità di massa e non produce nessuna emissione di carbonio all’uso finale;
La sua versatilità – L’idrogeno può essere prodotto in modi diversi. Può essere immagazzinato in grandi quantità e per lunghi periodi di tempo, trasportato e utilizzato in diverse applicazioni;
Sostiene i settori più complessi – Il suo contributo a sostenere la transizione verso un futuro più verde in quei settori industriali dove le emissioni di gas serra sono difficili da decarbonizzare e laddove l’elettrificazione non rappresenta un’opzione efficace ed efficiente. Costituiscono esempi i settori del Trasporto aereo e marittimo e il settore Chimico;
La sua flessibilità – L’idrogeno ha la capacità di aumentare la flessibilità del sistema energetico e integrare livelli più elevati di energia rinnovabile nel sistema energetico. L’idrogeno generato dalle rinnovabili può fungere da mezzo di accumulo di elettricità rinnovabile a basso costo e in eccesso, supportando così la stabilità e la flessibilità del sistema.
I Governi e gli attori industriali a livello mondiale riconoscono sempre più il contributo fondamentale dell’idrogeno alla decarbonizzazione e il suo ruolo a sostegno degli obiettivi internazionali in materia di clima ed energia sostenibile.
Quali problemi ci sono nell’uso dell’idrogeno su larga scala?
Raggiungere l’obiettivo di net-zero entro il 2050 sarà una sfida. Come detto, l’idrogeno può dare certamente un contributo sostanziale, ma necessita di investimenti e sostegno politico per stabilire la domanda, aumentare la scala di diffusione e ridurre i costi. Ad esempio le politiche sostenute da adeguati strumenti di regolamentazione e di incentivazione sono alla base dell’economia verde dell’idrogeno e sono un imperativo a breve e medio termine per stabilirne le condizioni per il successo e per accelerarne la diffusione.
Molto importante inoltre sarà accelerare in modo deciso l’avanzamento tecnologico lungo l’intera value chain dell’idrogeno: dalla produzione alla conversione, dallo stoccaggio alla distribuzione. Entro il 2050, considerando economie di scala e di apprendimento, si prevede una forte riduzione dei costi che porterà le soluzioni green a diventare l’alternativa più economica.
Deloitte sta per lanciare questa settimana l’iniziativa Green Hydrogen Tech Accelerator, ci puoi dire in cosa consiste?
Grandi sfide richiedono un maggiore coordinamento e collaborazione tra diverse parti interessate al fine di evitare la duplicazione degli sforzi e garantire progressi efficienti. Proprio la cooperazione è infatti alla base della iniziativa Green Hydrogen Tech Accelerator di Deloitte, un programma di Open Innovation che permetterà alle principali aziende in Italia e alle startup/scaleup più promettenti a livello internazionale, di interagire e lavorare insieme per innovare il settore dell’idrogeno verde lungo la filiera.
Si inizierà da un’accurata fase di scouting, che verrà lanciata il 3 Marzo 2022, mirata all’individuazione delle soluzioni innovative che meglio risponderanno alle esigenze delle aziende Partner dell’iniziativa.
Anoushka sai che il progetto Inspiring People Daily che conduco, mira a conoscere qualcosa di più personale dei nostri ospiti, che possa ispirare nuove generazioni. Che consiglio daresti ad uno studente che volesse intraprendere il tuo percorso professionale?
Indipendentemente dal percorso che ognuno di noi intende perseguire (professionale e non), gli unici consigli che mi sento di poter dare sono: curiosità, preparazione e flessibilità. La curiosità conduce a nuove esperienze, persone, prospettive e luoghi che potranno rendere il nostro percorso straordinario. Prefiggersi degli obiettivi che diventeranno una sorta di stella polare e che alimenteremo con la preparazione, ma avere anche la flessibilità di poterli rimodulare nel tempo.
Approfondimenti Green Hydrogen Tech Accelerator – segui l’evento di lancio (Clicca qui per registrarti) e visita i canali social Deloitte (Website, Linkedin)